Quando arriva a casa il nostro bellissimo shih-tzu ha un aspetto adorabile, tenero e simpaticissimo, ha un muso fantastico tanto da portarci a permettergli qualsiasi cosa! Ma dopo qualche giorno ci si accorge che ci sono troppi inconvenienti e non è possibile fargli fare tutto ciò che vuole. L’equilibrio tra amore e dominanza va impostato non appena inizia la convivenza. È importante resistere ad ogni tentazione per evitare di ritrovarsi un cane maleducato, che non potete portarvi in giro agevolmente come vorreste.
Il concetto di limite è molto importante, i cuccioli che crescono senza lezioni impartite da genitori e fratelli rischiano di crescere senza sapere quando debbono fermarsi nel gioco e nel morso, mentre al contrario, quelli inutilmente tratti dall’uomo diventano timidi e inibiti.
Non impegnarsi nell’educazione di un cane significa indurlo a fare tutto ciò che gli passa per la testa: da tirare al guinzaglio, a saltare addosso per fare le feste, dal mordicchiare per gioco al mordere seriamente per dominanza. Non c'è niente da fare, i cani maleducati sono come i bambini maleducati e quando li si porta in giro disturbano e non sono ben accetti, soprattutto nei luoghi pubblici.
Al nostro nuovo cane dobbiamo garantire amore, rispetto, cibo adeguato, acqua fresca, cure veterinarie, un punto della casa dove dormire, gioco quotidiano senza però dimenticare che l’educazione è altrettanto importante e deve cominciare insegnando alcune cose fondamentali.
Se a un cucciolo si insegna dove sporcare, a non abbaiare, a non essere invadente con le persone estranee vedrete che sarà più facile la sua vita e anche la vostra: per esempio non dovrete rinunciare ad andare in molti posti perché avete il cane.
È ovvio che dovremmo dare appena arriva a casa uno spazio dove ci saranno le sue ciotole, i suoi giochi e soprattutto il giornale dove sporcare. Nei primi tempi potrà sbagliare con più frequenza, ma poi con il passare dei giorni vedrete che migliorerà, l’importante è dargli delle regole chiare.
Non serve essere aggressivi per essere dominanti. Bisogna essere severi e soprattutto molto coerenti. Quando si vieta al cane un certo comportamento bisogna continuare coerentemente e pazientemente finché non avrà capito, insistendo anche per più giorni.
I messaggi verso il cane devono essere chiari ed espliciti, se gli vietate una cosa ogni tanto il cane non capirà il messaggio. Nel giocare a volte si arriva, inavvertitamente, ad incitare il cucciolo o di fare con lui giochi troppo violenti, che stimolano il suo abbaiare e l’aggressività. Giocare è giusto ma non in maniera violenta e se abbaia va sgridato.
Adottando perciò le giuste regole e la giusta misura, vi troverete un delizioso shih-tzu educato, compagno che potrete portarvi ovunque date anche le sue ridotte dimensioni.
Un aspetto molto attraente della personalità dello shih-tzu è la sua socievolezza, è eccellente nei confronti degli altri cani quanto degli animali di specie diversa.
Spesso qualificato come “cane-gatto”, lo shih-tzu presenta grandi affinità con i nostri compagni felini. I proprietari di shih-tzu per altro sono spesso appassionati di gatti, ed è piacevole vedere come questo venerabile saggio asiatico si toglie la maschera e ritrova la sua giovinezza con i suoi “gatti”, con essi divide giochi e sieste. Per via della piccola taglia non incute paura ai gatti che in breve finiscono per fidarsi di lui, il ché fa sorgere belle e durature amicizie.
Nei confronti dei cani, lo shih-tzu dimostra la stessa amabilità che manifesta per gli amici felini. È un giocherellone curioso, il ché lo porta a fare incontri in continuazione. Per nulla impressionato da un cane pesante dieci volte più di lui, si dirige direttamente sul “grosso” con disinvoltura, dimena la coda e in breve se lo rende amico.
A questo proposito bisogna comunque fare molta attenzione ai cani di grande e media mole che si possono incontrare durante le nostre passeggiate, perché purtroppo capita sempre più frequentemente che proprietari incoscienti lasciano i loro cani, pur conoscendone l’aggressività, liberi e senza museruola. In questo caso il nostro shih-tzu si troverà inerme e oggetto di aggressione, purtroppo con risultati spesso drammatici.
Quando portiamo a casa lo shih-tzu e incontrerà i suoi nuovi amici, cercate sempre di manifestare indifferenza al fatto, senza forzare il contatto con coccole e richiami, cercando comunque di monitorare a dovuta distanza l’evento. Vedrete che andrà tutto per il meglio, certo che questo quadro idilliaco non vale per tutti gli shih-tzu, ci sono sempre le eccezioni.
Il cane non è istintivo come il gatto che per sporcare cerca una situazione dove trovare terra o sabbia per poter interrare le sue feci una volta fatte.
Il cucciolo deve essere educato in questo, diversamente lascerà traccia ovunque. Sarà perciò compito inizialmente dell’allevatore dare un primo imprinting, un riferimento ai propri cuccioli.
Ogni allevatore adotta un suo metodo di pulizia, chi il truciolo del legno, chi la segatura e chi come noi la carta. In questo modo il cucciolo identifica un suo bagno e tenderà nel tempo a mantenerlo.
Quando si porta a casa il nostro shih-tzu perciò avrà un’abitudine. Sarà nostra scelta mantenerla o diversamente educarlo ad altra situazione tipo tre uscite al giorno, in giardino o alla peggio lungo un marciapiede.
Il metodo della carta/traversina ritorna certamente molto pratico, non ci condiziona negli orari e soprattutto possiamo portarlo dove vogliamo, senza alcuna preoccupazione, tipo in albergo, al ristorante, dagli amici ecc.
Se pensiamo diversamente di fare uscire il cane in giardino siamo certamente più vincolati dagli orari e dalle condizioni atmosferiche.
Inizialmente per adattarlo a questo, bisogna fare uscire il cucciolo subito dopo il pasto essendo questo il momento in cui si sente maggiormente stimolato, con costanza. Quando si porta il cane in aeree pubbliche, per educazione e rispetto, munirsi dei sacchettini per la raccolta delle eventuali deiezioni.
Portare il cane a fare passeggiate è senz’altro un piacere per lui, ma lo deve essere soprattutto anche per noi.
Per quelle che sono le dimensioni di uno shih-tzu non è per lui una necessità primaria dovere uscire di casa giornalmente per il bisogno del movimento, mentre potrebbe diventare uno stimolo per noi poter passeggiare in compagnia del nostro cane.
È molto importante che durante la passeggiata il vostro cane comprenda bene che siete voi il “leader” e al vostro richiamo lui deve ubbidire. Se vogliamo liberarlo durante una passeggiata al mare sulla battigia o in campagna, dobbiamo innanzi tutto accertarci che non ci sia nessuno nei dintorni per non recare disturbo e che non ci siano soprattutto pericoli per lui.
Il cucciolo in un primo momento deve essere allenato in casa a rispondere ai nostri comandi di richiamo e solo quando sarà infallibile potremmo pensare di lasciarlo libero in grandi spazi.
Il cane deve associare le passeggiate a qualcosa di positivo, in cui gli altri cani che può incontrare non rappresentino una minaccia, ma un divertimento. Per ottenere questo bisogna fin dai primi mesi farlo socializzare con gli altri animali, portarlo costantemente a passeggio perché si abitui ai vari rumori, a vedere macchine e a conoscere l’ambiente.
Mentre portiamo a spasso il cane in città, è abbastanza frequente incontrare persone in bici, con i pattini, a piedi, ecc. Il nostro amico non dovrebbe spaventarsi se ci imbattiamo in loro, né le persone dovrebbero aver paura di lui. Per evitare entrambe le situazioni, dobbiamo addestrarlo sin da piccolo e farlo socializzare, per assicurarci che si comporti correttamente in queste situazioni.
Gli spazi pubblici creati dai vari comuni per lo sgambamento dei cani, a mio avviso non sono adatti agli shih-tzu, primo perché sono frequentati da cani di tutti i generi, sani e non sani magari con parassiti a tal punto da contaminare l’ambiente, per secondo vengono liberati anche cani di grossa taglia di una certa aggressività con il rischio di arrivare a situazioni drammatiche.
Un altro aspetto che dobbiamo ricordare è che ci sono persone che non amano i cani e che ne hanno paura. Ogni posizione dev’essere rispettata e tutti quanti hanno i loro diritti. Non dobbiamo permettere che il cane salti addosso alle persone o gli abbai contro in cerca di attenzioni. Non importa se avvisiamo che il cane è buono, bisogna evitare incontri indesiderati.
Il cane è uno spirito libero e si sa che addestrarlo a passeggiare a guinzaglio in maniera composta sarà un vostro obbiettivo primario.
Sarà vostro compito insegnargli che non deve tirare, strattonare o correre durante le passeggiate.
Il cane è facilmente eccitabile e sta mal volentieri fermo in un posto, gli piace esplorare il territorio e tutto potrebbe distrarlo: un odore, un passante, un bicicletta ecc.
Come per qualsiasi altro tipo di addestramento, insegnare al cane a passeggiare richiede grande dedizione.
Innanzi tutto bisogna procurarsi il giusto armamentario, evitiamo di acquistare collari a strozzo, semi strozzo e pettorine varie, ma un semplice collare in cuoio, mentre come guinzaglio è sufficiente una cordicella (il mercato ne offre di tutti i colori) di una lunghezza di circa 1,5 metri. Non acquistate guinzagli allungabili perché il cane imparerà ad andare dove vuole esponendosi ai vari pericoli.
È importante insegnare al nostro shih-tzu a non tirare al guinzaglio e a rendere la passeggiata gradevole.
Un primo esercizio è sicuramente quello di abituare il cucciolo a portare per alcune ore al giorno il collare, mi raccomando non lasciateglielo quando rimane solo in casa, potrebbe agganciarsi a qualche appiglio rischiando l’impiccagione. Per le prime lezioni tenere i tempi di esercizio molto brevi, munitevi in questa fase di bocconcini premio.
Un buono addestramento richiede tempo, impegno e pazienza, non abbiate fretta. Ricordatevi sempre di non forzare troppo e di non fargli mancare delle ricompense quando ubbidisce.
Scegliete le prime volte un luogo tranquillo che non metta a repentaglio la sicurezza del cane qual ora si dovesse sfilare dal collare e scappare da voi. Iniziate a camminare cercando di non strattonarlo ma chiamandolo, incentivandolo al movimento e al suo cenno a seguirvi premiatelo. Dopo circa 10 minuti sospendete l’esercizio e fatelo sempre nel momento in cui accenna a far bene, non deve pensare mai di averla vinta.
Ripetete l’esercizio più volte al giorno, vedrete che migliorerà di volta in volta. Nella condotta al guinzaglio cercate sempre di mettervelo alla vostra sinistra (situazione usata anche per le esposizioni canine).
Durante gli esercizi cercate di accompagnarlo con comandi vocali, nel bene con un bravo… nel male con un no secco. Non date assolutamente il vizio di prenderlo in braccio se rifiuta di camminare.
NON AVVILITEVI se il cucciolo nei primi tempi continua nelle sue ostilità, vedrete che giorno dopo giorno migliorerà, raggiungendo il vostro obbiettivo.
Tutti concordi nel voler la salute del cane ma pochi si pongono la domanda:
La decisione di prendersi cura di un animale dovrebbe avere a fondamento termini di responsabilità e consapevolezza, applicata nella massima tutela della loro salute.
Non è detto che ciò che a noi non potrebbe mai accadere non possa succedere al cane.
A noi, se adulti e consapevoli, non verrebbe mai in mente di inghiottire dei mozziconi di sigaretta presenti per strada, né di riaccenderli per fumarli. Molto spesso si dovrebbe capire un concetto: quando si adotta un animale, qualunque esso sia, avvengono due eventi importanti, l’addomesticamento e l’ammaestramento.
L’adattamento ad un ambiente civilizzato dall’uomo con oggetti, usi e costumi e successivamente il riconoscere un maestro, sono due eventi fondamentali che agiscono in potenziale misura, positiva o negativa, sul futuro comportamento del cane: qualcuno più coraggioso direbbe … sulla sua educazione.
Quando in casa si usano degli oggetti, il cane li vorrebbe mordere a suo modo. Questo avviene addirittura in ambiente selvatico: se noi facessimo un pic-nic in un bosco e in maniera del tutto poco oculata andassimo a gettare dei rifiuti con residui alimentari appetibili, gli animali selvatici divorerebbero tutto intossicandosi con conseguenze, addirittura letali. Così in casa, o fuori, un animale potrebbe ingerire un mozzicone di sigaretta che noi abbiamo gettato a terra.
Ci chiediamo inoltre se il fumo passivo possa fare male al nostro cane o animali domestico quando lo inala? Sono domande con logica risposta, visto che gli effetti sul fumo passivo sono analoghi sia nel cane che nell’uomo.
Negli animali domestici le principali cause di patologie legate al fumo passivo sono l’inalazione e il contatto diretto con i residui ambientali del fumo.
Principale inquinamento dei luoghi chiusi, il fumo passivo ha un’elevata concentrazione di sostanze cancerogene. Queste ultime si depositano al suolo, sui mobili, sui tessuti e sul pelo degli animali, esponendoli a gravi rischi .
Recenti studi dell’università di Glasgow, hanno dimostrato che gli animali sono più a rischio degli esseri umani per quanto riguarda le patologie del fumo passivo, dato che passano più tempo in casa dei proprietari.
Generalmente i cani sono più esposti a tumori di naso e polmoni.
Sono riconducibili al fumo passivo anche altre patologie respiratorie, che vanno dall’irritazione o infiammazione delle prime vie aeree, sino a forme di asma, bronchite cronica e polmoniti.
Un altro pericolo per gli animali domestici è l’ingestione di mozziconi: la nicotina assunta per via orale è un veleno neurotossico ed è frequente che, soprattutto i cani attirati dalla saliva umana, ne ingeriscono una quantità potenzialmente letale.
L’intossicazione da nicotina può causare eccessiva salivazione, eccitazione, tremori, vomito, mancanza di coordinamento e insufficienza respiratoria. In caso di assunzione di dose elevate potrebbe portare il nostro cane addirittura alla morte.
Per un bambino è un grandissimo vantaggio crescere con un cane in casa, perché sarà per lui uno stimolo a muoversi, a interagire, a socializzare con gli altri e ad imparare il linguaggio del corpo.
I bimbi che crescono con i cani, e i cani che crescono con i bambini, imparano in modo naturale, graduale e spontaneo a conoscersi e a sperimentare i modi di comunicare, muoversi, vocalizzare. Imparano anche ad apprezzare la diversità reale, e non quella astratta che vedono alla televisione.
La comunicazione in assoluto: i bimbi che crescono con i cani sono molto più abili dei loro coetanei a esprimersi e comprendere il linguaggio non verbale, e a sviluppare competenze sociali che saranno utili per tutta la vita.
Nei bambini aumenta la fiducia in se stessi e l’autostima: il loro cane, infatti, ama loro ogni giorno, indipendentemente dal suo aspetto fisico e dalle prestazioni sportive e/o scolastiche, che sono crediti importanti con i compagni di scuola o di sport.
Il rispetto: il cane può insegnare delle regole e dare dei limiti a un bambino troppo invadente, d’altro canto il bambino non asseconda sempre le richieste d’attenzione e il cucciolo impara a essere elastico nelle situazione domestiche. Nelle nostre famiglie flessibilità e adattabilità sono doti utilissime per vivere senza ansie né stress.
I bambini che crescono in una famiglia con genitori sensibili, che insegnano loro il rispetto dei tempi dei cani (ad esempio il sonno e il pasto), da adulti avranno strumenti migliori per relazionarsi in ogni contesto.