Shih Tzu della famiglia Contarini

Prassi per richiedere il pedigree

Per ottenere il pedigree per i propri cuccioli l’allevatore dovrà effettuare presso la delegazione ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) della provincia, la denuncia di monta e di nascita, entro 25 giorni dal parto (modello A).

Avrà poi 3 mesi dalla data di nascita, dopo aver microchippato i cuccioli, per trasmettere alla stessa delegazione il modello B, nel quale sono riportati singolarmente le descrizione di tutti i cuccioli, il nome, il numero di chip ed eventualmente il nome del nuovo proprietario.

Nel giro di circa un mese l’ENCI provvederà a far pervenire all’allevatore o al nuovo proprietario i certificati di iscrizione (pedigree).

I pedigree italiani, stampati su carta marroncina fili granata, riportano tutti i dati significativi del soggetto:

  • Gruppo di appartenenza (nel caso dello shih-tzu, gruppo cani da compagnia, nono gruppo);
  • Nome del cane seguito dall’affisso dell’allevamento;
  • Razza;
  • Colore;
  • Data di nascita;
  • Numero del chip;
  • Numero di iscrizione al ROI (Registro Origini Italiano);
  • Nome dell’allevatore;
  • Quattro generazioni di antenati.

Ci sono anche pedigree stampati su carta verdina sono i certificati RSR (Registro Supplementare Riconosciuti, ex LIR).

I soggetti in possesso di questo certificato devono essere sottoposti al giudizio di specialisti, che ne attestano la conformità allo standard e solo i figli della terza generazione potranno avere un certificato ROI, un vero e proprio pedigree.

Notizie correlate

Perchè scegliere un cane di razza ?
Annunci vendita cuccioli su internet: ATTENZIONE!!!
Che cos'è l'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana ?
Che cos'è il pedigree
Il nostro allevamento è riconosciuto dall’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI) e dalla Fédération Cynologique Internationale (FCI) con affisso "DELLA FAMIGLIA CONTARINI"




Prenota una visita al nostro allevamento

Luca 338 6303108




I cani possono trasmetterci il Coronavirus?

La risposta è no: al momento non ci sono evidenze scientifiche del fatto che gli animali domestici, quali cani e gatti, possano contrarre il Covid-19 trasmettendolo agli esseri umani. Questo è quello che ripetono da tempo sia l’Organizzazione Mondiale della Sanità che il nostro ministero della Salute.

I coronavirus sono una famiglia di virus e non un virus unico. I cani possono avere il loro coronavirus che provoca malattia trasmissibile solo fra di loro. Il coronavirus canino è responsabile di una gastroenterite contagiosa solo da cane a cane e non ha niente a vedere con patologie respiratorie e gravi polmoniti come  quelle che provoca il COVID 19, virus comparso da poco che colpisce solo l’essere umano.

I coronavirus sono molto specifici: o si adattano all’uomo o al cane, non abbiamo precedenti di altro tipo. Questo perché se un virus si adatta all’uomo non trova poi nel cane o nel gatto i recettori giusti e un organismo idoneo alla sua replicazione.

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha quindi invitato tutti i proprietari di animali a non farsi prendere dal panico o da paure irrazionali che non hanno alcun fondamento scientifico. 




Dicono di noi







Testimonianze

Giuditta  - Bolzano  ( BZ )
Super professionalità e competenza a ...






sito realizzato da grifo.org